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In questo articolo si parla delle posizioni in essere. delle risorse gestite e dei contributi versati nei fondi pensione complementari, con il commento di COVIP sui risultati raggiunti nel 2023.

Dati statistici della previdenza complementare 2023: il commento di COVIP

COVIP, la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, ha recentemente pubblicato il documento di sintesi dei principali dati statici del 2023 sulla previdenza complementare.

Dalle posizioni in essere alle risorse gestite, fino ai contributi versati, vediamo quali sono i risultati raggiunti.

Posizioni in essere in aumento rispetto al 2022

Alla fine del 2023, le posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari hanno raggiunto i 10,7 milioni, con un incremento del 4% rispetto al 2022; queste corrispondono a 9,610 milioni di iscritti (anche in questo caso con un aumento del 4% dall’anno precedente).

Per quanto riguarda le posizioni in essere per ciascun tipo di fondo pensione, i fondi negoziali (come Fondo Eurofer) registrano un aumento del 5,5%: 211 mila nuove posizioni che portano il totale a oltre 4 milioni.

Nelle forme pensionistiche di mercato si segnalano invece:

  • 109 mila posizioni in più nei fondi aperti (+5,9%), per un totale di 1,95 milioni di posizioni in essere;
  • 83.000 in più nei PIP (+2,2%), per un totale di 3,78 milioni di posizioni in essere.

Crescono le risorse in gestione e i contributi versati

Anche le risorse destinate alle prestazioni risultano a fine 2023 in netto rialzo: queste, infatti, sono aumentate dell’8,2%, pari a 17 miliardi di euro, che portano il totale a ben 222,6 miliardi di euro.

Nello specifico, l’attivo netto è di 67,9 miliardi di € nei fondi negoziali (+11,1%), di 32,6 miliardi nei fondi aperti (+16,3%) e 49,9 miliardi nei PIP (+9,8%).

Nel 2023 cresce anche l’ammontare dei contributi incassati dai diversi tipi di fondo: +7,7% per i fondi negoziali, +7,4% per i fondi aperti e +2,3% per i PIP, per un totale di 14,7 miliardi di euro.

I rendimenti in netta ripresa

Dopo i risultati negativi del 2022, nel 2023 tutte le tipologie di forme pensionistiche e di comparti hanno registrato risultati positivi, con valori più elevati per le gestioni con una maggiore esposizione azionaria.

Nel dettaglio:

  • per i comparti azionari si riscontrano rendimenti in media pari al 10% nei fondi negoziali, all’11,3% nei fondi aperti e all’11,4% nei PIP;
  • nelle linee bilanciate i risultati sono in media pari al 6,9% nei fondi negoziali, all’8,3% nei fondi aperti e al 7,1% nei PIP;
  • i comparti obbligazionari e garantiti mostrano rendimenti più contenuti.

Come ricordiamo spesso, è importante valutare i rendimenti su orizzonti temporali più coerenti con le finalità del risparmio previdenziale: parliamo del lungo periodo e, nello specifico, degli ultimi 10 anni. Tra l’inizio del 2014 e la fine del 2023, infatti, i rendimenti medi annui composti di tutte le tipologie di forme pensionistiche complementari:

  • si collocano intorno al 4-4,5% per le linee a maggiore contenuto azionario. Per quanto riguarda Fondo Eurofer, il comparto Dinamico ha ottenuto negli ultimi 10 anni rendimenti pari al 4,87%;
  • sono compresi tra il 2 e il 3% per le linee bilanciate. Il comparto Bilanciato di Fondo Eurofer, ha ottenuto negli ultimi 10 anni rendimenti pari a 3,08%;
  • sono vicini allo zero o di poco superiori nel caso delle linee obbligazionarie o garantite. Fondo Eurofer, con il comparto Garantito, ottiene nell’ultimo decennio rendimenti per 0,6%.

È bene notare come Fondo Eurofer, in tutti e tre i comparti, mostri rendimenti superiori alle medie indicate da COVIP!

Nello stesso periodo, la rivalutazione del TFR è risultata pari al 2,4%; in questo senso, osservando la distribuzione dei risultati dei singoli comparti tra le diverse tipologie di forma pensionistica e le diverse linee di investimento, tutti i comparti azionari e anche una buona parte dei bilanciati mostrano rendimenti più elevati rispetto agli altri e al TFR.

Infine, un altro dato molto importante che sottolinea come iscriversi a un fondo negoziale come Fondo Eurofer sia una delle scelte migliori che ciascun lavoratore può fare, sia per il proprio futuro pensionistico che quello dei propri cari: per ciascuna tipologia di linea di investimento, infatti, i fondi negoziali mostrano nel complesso una dispersione dei rendimenti dei singoli comparti inferiore a quella che registrano fondi aperti e PIP.

Di seguito, tutte le tabelle che riportano i dati completi.

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