La previdenza complementare consente di affiancare una pensione integrativa privata alla futura pensione pubblica. Le riforme previdenziali che si sono susseguite negli ultimi decenni hanno ridotto l’entità dell’assegno pensionistico e spostato in avanti l’età prevista per poter andare in pensione.
Il tasso di sostituzione atteso, cioè la percentuale che stima il rapporto tra l’importo del primo assegno pensionistico e l’ultimo reddito percepito, che oggi si aggira intorno al 70%, nei prossimi anni si ridurrà ulteriormente e molto probabilmente la sola pensione pubblica non basterà per poter continuare ad avere lo stesso tenore di vita che si aveva quando si lavorava.
L’adesione alla previdenza complementare può diventare quindi una scelta strategica, in grado di far aumentare il valore del proprio tasso di sostituzione atteso.
Il fattore tempo è decisivo: prima si aderisce ad un fondo pensione e maggiore sarà la somma che si potrà accumulare nella propria posizione individuale.
Uno dei vantaggi dell’adesione al fondo pensione Eurofer riguarda la possibilità di far aderire anche un familiare fiscalmente a carico.
Chi sono i familiari fiscalmente a carico?
Sono considerati fiscalmente a carico:
- i figli naturali, riconosciuti, adottivi, affiliati o affidati, i figli del coniuge deceduto conviventi del coniuge superstite, di età pari o superiore a 21 anni, ma inferiore a 30 anni
- i figli con disabilità accertata anche di età pari o superiore a 30 anni
- gli ascendenti (genitori e nonni) che convivono con il contribuente
- il coniuge non separato
Per essere considerato fiscalmente a carico il reddito percepito da queste persone deve essere uguale o inferiore a € 2.840,51, al lordo degli oneri deducibili.
Per i figli con età non superiore a 24 anni il limite di reddito è di € 4.000, al lordo degli oneri deducibili.
Adesione ad Eurofer di un familiare fiscalmente a carico
Il fiscalmente a carico può aderire al fondo pensione Eurofer contemporaneamente all’adesione del lavoratore oppure in un secondo momento. La posizione del fiscalmente a carico rimane autonoma e distinta rispetto a quella del lavoratore a cui è a carico e potrà rimanere aperta anche nel caso in cui l’aderente principale esca dal fondo.
È importante, però, affinché possa avvenire l’iscrizione, che la condizione di fiscalmente a carico esista al momento dell’adesione.
Quali vantaggi derivano dall’adesione di un fiscalmente a carico?
I vantaggi derivanti dalla previdenza complementare aumentano con il crescere degli anni di adesione ad un piano pensionistico.
L’anzianità contributiva infatti permette:
- di ridurre progressivamente l’aliquota con cui vengono tassate le prestazioni del soggetto fiscalmente a carico. Le regole della previdenza complementare prevedono che dal 16esimo anno di iscrizione l’aliquota del 15%, con cui vengono tassate le anticipazioni per spese sanitarie, per il riscatto per disoccupazione e invalidità, per le prestazioni pensionistiche e la R.I.T.A., si riduca di 0,3% ogni anno fino ad arrivare all’aliquota minima del 9%
- di raggiungere già in giovane età il requisito legato agli anni di iscrizione per poter richiedere le anticipazioni. Le regole per richiedere un’anticipazione per il fiscalmente a carico sono le stesse a cui è soggetto l’aderente principale e prevedono la possibilità dopo 8 anni di iscrizione di richiedere un’anticipazione fino al 75% per comprare o ristrutturare casa e fino al 30% per altre esigenze. Anche per i fiscalmente a carico è valida la possibilità di chiedere in qualsiasi momento un anticipo fino al 75% per affrontare spese mediche.
Un altro vantaggio derivante dall’adesione di un fiscalmente a carico riguarda la fiscalità.
Anche i contributi versati per un familiare fiscalmente a carico sono infatti deducibili dal reddito dell’iscritto al fondo pensione. La soglia di deducibilità è pari a € 5.164,57 e include sia i contributi che l’aderente versa per sé sia quelli a favore di un familiare a carico.
Inoltre, per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare e a versare i contributi previdenziali pubblici dopo il 1° gennaio 2007, e che nei primi cinque anni di adesione ad un fondo complementare hanno versato meno di € 5.164,57, è prevista una extra deducibilità fino a € 7.746,86 annui dal sesto anno di iscrizione e per i venti anni successivi.
Cosa succede se si perde il requisito di fiscalmente a carico?
Quando la persona perde il requisito di fiscalmente a carico perché inizia una nuova attività lavorativa può:
- rimane iscritto nel fondo Eurofer, continuando a contribuire oppure interrompendo i versamenti
- trasferire la propria posizione al fondo pensione negoziale legato al suo CCNL
- destinare il Tfr maturando al Fondo Eurofer, perdendo però il diritto alla contribuzione del datore di lavoro che gli spetterebbe se aderisse al fondo pensione legato al suo contratto.
Per approfondimenti consultare il Regolamento soggetti fiscalmente a carico del fondo Eurofer.