Cerca
Cerca
Close this search box.

Le rendite: istruzioni per una scelta consapevole


Quando si va in pensione, dopo aver versato i propri risparmi nel Fondo Pensione per diversi anni, è facile non resistere alla tentazione di incassare immediatamente tutto il patrimonio accumulato, in particolare quando si tratta di una somma non indifferente. 

Tuttavia, la scelta di come e quando attingere a tali risorse può fare la differenza. Se la pensione pubblica non basterà a far fronte alle necessità del momento, ci si troverà costretti ad usare i risparmi accumulati nel fondo pensione per arrivare alla fine del mese, ma nel caso in cui il capitale accumulato fosse stato speso rapidamente, si correrebbe il rischio di passare gli ultimi anni senza sufficienti risorse.

Per questo il Fondo Pensione nasce per fornire in via prioritaria il pagamento di una rendita vitalizia quando si giunge al termine della vita lavorativa. Una rendita vitalizia è appunto una pensione aggiuntiva, un pagamento che percepito finché si è in vita. Non è facile comprendere come una somma frutto di un accumulo di risparmi sia convertita in una serie di pagamenti futuri, anche perché l’importo della rendita viene calcolato con formule complesse, ma semplificando è possibile dire che il gruzzolo accumulato sarà diviso in un numero di rate che dovranno coprire il resto della vita, immaginando di avere davanti una speranza di vita pari a quella di un “individuo tipo” di pari età.

Ad esempio, se l’età è 67 anni e in media un soggetto di 67 anni vive per venticinque anni, ogni anno otterrà circa un venticinquesimo del montante accumulato. In caso di sopravvivenza oltre i venticinque anni, i pagamenti continueranno in quanto la compagnia assicurativa attingerà, per una forma di mutualità, alle somme lasciate da quei soggetti che, purtroppo, hanno vissuto di meno. 

Per una scelta consapevole ed adeguata alle proprie esigenze è quindi necessario comprendere bene quali sono gli elementi che influiscono sull’importo della rendita:

  • L’ammontare del capitale accumulato. Ovviamente, maggiore sarà l’importo da convertire in rendita, maggiore sarà la rendita.
  • L’età del beneficiario al momento dell’attivazione della rendita. Più si è giovani al momento del pensionamento, maggiore sarà il numero ipotetico di anni da vivere, pertanto, l’importo della rendita sarà più basso.
  • Il sesso del beneficiario. In media, le donne vivono più a lungo degli uomini, grazie a diversi fattori sociali e fisici. Per questo motivo, in genere una donna ha una rata di rendita più bassa rispetto ad un uomo della stessa età. 
  • Il tasso di interesse tecnico applicato. Le risorse che vengono convertite in rendita e non ancora erogate al beneficiario vengono investite sui mercati per ottenere un rendimento. Ciò consente di avere una rata di rendita che nel tempo cresce grazie a questi guadagni. Talvolta, queste crescite future potrebbero essere anticipate dalla compagnia di assicurazione, che paga fin dall’inizio una rata più alta, sebbene ciò comporti che nel futuro ci sia una crescita inferiore, dato che i rendimenti sono stati erogati in anticipo.

Oltre a questi elementi, possono entrare in gioco altre opzioni che il lavoratore potrebbe voler aggiungere alla rendita per tutelarsi all’accadere di alcune situazioni. Il Fondo Pensione mette infatti a disposizione diverse tipologie di rendita

1. Rendita vitalizia immediata.

La rendita vitalizia è la forma più basilare di rendita assicurativa. Garantisce un pagamento periodico al titolare per tutta la durata della sua vita. Questo tipo di rendita offre la massima protezione contro il rischio di longevità, assicurando che il titolare non esaurisca le proprie risorse finanziarie indipendentemente dalla durata della sua vita. Tale rendita è quindi adatta per chi desidera avere l’importo più elevato a partire dalla somma trasformata in rendita, senza alcun tipo di protezione per i superstiti.

2. Rendita reversibile

La rendita reversibile prevede la continuazione dei pagamenti a favore di un reversionario designato (solitamente coniuge/figli, ma si può scegliere chiunque) dopo il decesso del titolare originario. Questa opzione fornisce una maggiore tutela per i superstiti dall’eventuale perdita di una fonte di reddito in caso di decesso del titolare, ma comporta una rata iniziale inferiore rispetto alla rendita vitalizia semplice, perché deve considerare la vita di più soggetti. L’età e il sesso del reversionario influenzano la rendita allo stesso modo visto per il titolare ed il reversionario non può essere modificato dopo l’avvio dell’erogazione della prestazione

3. Rendita certa

La rendita certa garantisce il pagamento per un periodo minimo prestabilito (5 o 10 anni), indipendentemente dalla sopravvivenza del titolare. Se il titolare dovesse decedere prima della scadenza del periodo certo, i pagamenti continuerebbero a favore dei beneficiari designati fino al termine del periodo. Questa opzione offre una maggiore sicurezza per i primi anni di erogazione, con un impatto relativamente contenuto sull’importo della rata. In questo caso il beneficiario designato può essere modificato anche dopo l’inizio dell’erogazione della prestazione, poiché non c’è alcun impatto sul calcolo della rendita da erogare.

4. Rendita controassicurata

La rendita controassicurata, nota anche come rendita con restituzione del capitale, prevede che in caso di decesso del titolare, venga corrisposto ai beneficiari designati un importo pari alla differenza tra il capitale inizialmente convertito in rendita e la somma delle rate già erogate. Questa opzione garantisce che il capitale investito non vada perso in caso di decesso prematuro, ma comporta una riduzione dell’importo della rata rispetto alla rendita vitalizia semplice. Anche in questo caso il beneficiario designato può essere modificato anche dopo l’inizio dell’erogazione della prestazione, poiché non c’è alcun impatto sul calcolo della rendita da erogare.

Per concludere, è necessario quindi valutare attentamente le diverse opzioni e scegliere la soluzione più adatta alla propria situazione personale e familiare.

Per maggiori informazioni consultare il Documento sulle rendite e la vigente convenzione con UnipolSai per l’erogazione delle rendite sul sito www.fondoeurofer.it nella sezione Documenti.

Condividi su

Articoli correlati

Accesso all’Area Riservata tramite CIE, SPID e OTP

Accesso all’Area Riservata tramite CIE, SPID e OTP

Accedere all'Area Riservata è ora più facile grazie a SPID e CIE.

Rendimenti secondo trimestre 2024

Rendimenti secondo trimestre 2024

Nonostante la situazione geopolitica mondiale, nel primo trimestre del 2024 i comparti Bilanciato e Dinamico di Fondo Eurofer hanno avuto

Aziende, dipendenti e TFR: può essere un vantaggio competitivo

Aziende, dipendenti e TFR: può essere un vantaggio competitivo

Per gran parte delle aziende, il Trattamento di Fine Rapporto (Tfr) dei propri dipendenti rappresenta una forma di liquidità importante.

Selezione stage Area Finanza

Selezione stage Area Finanza

Il Fondo Pensione Eurofer (Fondo Pensione Nazionale a Capitalizzazione per i lavoratori delle Ferrovie dello Stato), con sede in Roma,