Dal punto di vista finanziario, possiamo senz’altro dire che il primo trimestre 2023 è partito con il
piede giusto.
Il contesto è stato caratterizzato dal rallentamento del tasso di inflazione; i dati ISTAT registrano, a
marzo 2023, una diminuzione dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività
dello 0,4% su base mensile e una stima in aumento del 7,6% su base annua, in netto calo rispetto
al 9,1% del mese precedente.
Una situazione che ha contribuito al rialzo sia dei titoli obbligazionari che di quelli azionari, con un
positivo effetto sui rendimenti dei 3 comparti del Fondo.
Nel primo trimestre, il comparto Dinamico ha registrato un rendimento netto pari a + 3,57%, il
comparto Bilanciato si è attestato su un rendimento netto del +2,35%, mentre il Garantito ha
ottenuto il +1,30% netto.
Seppur in un contesto di rendimenti positivi, è sempre opportuno ricordare che l’andamento della
gestione finanziaria di un fondo pensione va preferibilmente valutato nel medio lungo periodo. Lo
scopo principale della previdenza complementare, infatti, è quello di consentire agli aderenti di
disporre, all’atto del pensionamento, di prestazioni pensionistiche complementari al sistema
obbligatorio.
Per questo consigliamo sempre di interpretare i dati finanziari in relazione all’orizzonte temporale
dell’investimento (ovvero il tempo mancante al pensionamento) e alla propria propensione al
rischio.
Ampliando quindi l’intervallo di osservazione, i rendimenti netti a 10 anni di Eurofer, nonostante
un’annata difficile come quella appena trascorsa, si collocano in territorio positivo: Dinamico
+57,90%, Bilanciato +32,73% e Garantito +4,91%.
- I rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri