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Fondo Eurofer restituisce agli iscritti la quota associativa del 2022

Rispetto alle altre tipologie di prodotti previdenziali, il lavoratore che sceglie Fondo Eurofer diventa a tutti gli effetti socio del fondo: un’entità che, come sappiamo, opera come associazione senza scopo di lucro.
Come è evidente, si tratta di una situazione ben diversa rispetto all’essere un cliente tra i tanti, che porta con sé vantaggi estremamente concreti per gli associati, primo fra tutti la restituzione di parte della quota associativa dell’anno appena concluso.
Vediamoli tutti nello specifico.

La restituzione della quota associativa

Lo scopo esclusivo di Fondo Eurofer è garantire ai lavoratori associati una pensione complementare a quella erogata dal sistema pubblico; in ragione di ciò, l’uso delle risorse è esclusivamente destinato a rendere possibile una vecchiaia serena ai lavoratori iscritti.
In ragione di ciò e a seguito del saldo positivo della gestione amministrativa registrato nel 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la restituzione del 23% della quota associativa 2022 a tutti gli iscritti, grazie al lavoro di efficientamento e contenimento delle spese che il Fondo ha portato avanti negli anni.

I costi di iscrizione

In seconda istanza, parliamo di costi: agendo come associazione senza scopo di lucro, Fondo Eurofer è caratterizzato da una struttura dei costi estremamente contenuta rispetto ad altri prodotti finanziari o altri tipi di fondi pensione.

Per verificare le differenze nei costi tra le diverse forme di previdenza complementare, è possibile fare riferimento all’Indicatore Sintetico di Costo (ISC), un numero espresso in percentuale tramite il quale stimare i costi complessivi e fare dei confronti.
Come indicato dalla Covip, l’autorità di vigilanza sui fondi pensione, “per compiere scelte previdenziali consapevoli e adeguate è necessario conoscere le caratteristiche delle forme pensionistiche. In particolare, è importante valutare i costi applicati, in quanto possono avere un impatto significativo sulla pensione che verrà erogata. Occorre infatti tenere presente che, a parità di condizioni, all’aumentare dei costi sostenuti minore sarà la prestazione pensionistica ricevuta al momento del pensionamento. Ad esempio, un ISC del 2% invece che dell’1% può ridurre il capitale accumulato dopo 35 anni di partecipazione al piano pensionistico di circa il 18 per cento (ad esempio da 100.000 a 82.000 euro)”.

Per confronta le diverse proposte con il comparatore dei costi delle forme pensionistiche complementari e, visita il comparatore dei costi delle forme pensionistiche complementari.

La partecipazione alla governance

Infine, il tema partecipazione. L’iscritto a Fondo Eurofer, infatti, partecipa attivamente alla governance del Fondo. Tutti gli iscritti sono chiamati periodicamente a eleggere i propri rappresentanti presso l’Assemblea dei Delegati che, tra gli altri, ha il compito di approvare il bilancio annuale del Fondo e a nominare i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Sindaci.

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