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2023 da record per i fondi pensione: i risultati rilevati da COVIP

Nel rapporto “La previdenza complementare: principali dati statistici“, la COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) ha offerto un aggiornamento sui risultati salienti delle forme pensionistiche complementari nell’ultimo anno.

Nelle righe che seguono, una panoramica dei risultati ottenuti: dall’aumento delle adesioni alla crescita (anche a doppia cifra) nei comparti a composizione principale azionaria, fino al record di capitale gestito e contributi versati.

Aumento delle adesioni: +4% e raggiunta 10,7 milioni

Secondo la COVIP, nel 2023 le adesioni alle forme pensionistiche complementari hanno raggiunto i 10,7 milioni, registrando un aumento del 4% rispetto al 2022. Il balzo maggiore riguarda proprio le adesioni ai fondi negoziali come Fondo Eurofer, che nel 2023 ha registrato una crescita del 7% rispetto all’anno precedente, arrivando a un totale di quasi 91.000 iscritti

Rendimenti in doppia cifra per i comparti azionari

La COVIP evidenzia che, nel 2023, tutte le tipologie di forme pensionistiche e comparti hanno ottenuto rendimenti medi positivi. Nello specifico, i comparti azionari hanno registrato aumenti significativi, con rendimenti medi del 10% per i fondi negoziali, dell’11,3% per i fondi aperti e dell’11,4% per i Piani Individuali Pensionistici (PIP).

Nelle linee bilanciate i risultati sono stati in media pari al 6,9% nei fondi negoziali, all’8,3% nei fondi aperti e al 7,1% nei PIP; i comparti garantiti, invece, hanno ottenuto rendimenti medi del 4,2% nei fondi pensione negoziali, del 4,6% in quelli aperti e dell’1,3% nei PIP.

Rendimenti dei comparti superiori alla rivalutazione del TFR

Nel report la Commissione valuta i risultati degli ultimi dieci anni, notando che i rendimenti medi annui composti per le linee prevalentemente azionarie si attestano intorno al 4-4,5% per tutte le tipologie di forme pensionistiche, superando così la rivalutazione del TFR che è stata del 2,4%.

Da questi dati risulta evidente che conferire il proprio TFR a un fondo pensione come Fondo Eurofer è, nel lungo periodo, la scelta migliore; oltre ai dati raccolti da COVIP, una conferma arriva anche dalle simulazioni del Corriere.it, che abbiamo raccolto in un recente articolo.

Crescono i contributi e le risorse destinate alle prestazioni

Nel 2023, le risorse destinate alle prestazioni hanno raggiunto i 222,6 miliardi di euro, registrando un aumento dell’8,2% rispetto al 2022. Sempre rispetto all’anno precedente, i contributi complessivi incassati dai fondi negoziali, fondi aperti e PIP sono cresciuti del 5,7%, raggiungendo un ammontare complessivo di 14,7 miliardi di euro.

Investi nel tuo futuro: scegli Fondo Eurofer

Nel 2023 anche gli iscritti a Fondo Eurofer hanno beneficiato dei risultati positivi elencati.

Da qui, l’invito a chi ancora non è iscritto: se sei un lavoratore dipendente assunto con il CCNL Mobilità/Area Attività Ferroviarie o con il CCNL del Gruppo ANAS, Fondo Eurofer è la scelta ideale (sia per te che per i tuoi familiari a carico).

Costruisci da oggi un futuro previdenziale più sereno e sicuro: contattaci per maggiori informazioni.

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